Girelle alla cannella: nel mondo conosciute anche come “Cinnamon Bun” svedesi o “Cinnamon Rolls” americani.
Il 4 Ottobre, gli amanti della cucina americana, celebrano il Cinnamon Bun Day, un’intera giornata dedicata a questi buonissime girelle alla cannella che ho provato per la prima volta nella mia ultima visita alla mia amata Londra 3 anni fa.
Girelle alla cannella “Cinnamon Bun”: la storia
Nate intorno al 1920, sono fatte con ingredienti che a quei tempi si erano dovuti utilizzare in modo parsimonioso ma che finalmente stavano per tornare, ovvero zucchero, burro, farina e spezie.
Esse rappresentano l’elemento principale di quello che gli svedesi chiamano “fika” che letteralmente si avvicina molto al concetto del nostro “ci vediamo per un caffè”.
Fika per loro è incontrarsi per una chiacchierata sorseggiando cioccolata calda, the o caffè, accompagnata da un dolce da forno, appunto le girelle alla cannella.
La versione svedese di queste girelle alla cannella è meno dolce rispetto alla versione tipica americana ed ha il cardamomo nell’impasto.
Girelle alla cannella: ricetta di Francesco Saccomandi
Non ho una mia ricetta per queste buonissime girelle alla cannella, ma tra le varianti provate, ho amato quella di Francesco Saccomandi di www.pandispagna.net/, vista a Detto Fatto.
Quale modo migliore di celebrare questa giornata se non questo? La versione al cioccolato la trovate qui.
Questa è la versione realizzata a Detto Fatto.
Per circa 24 girelle
Per L’IMPASTO
– 400 ML DI LATTE
– 110 G DI BURRO
– 2 BUSTINE DI LIEVITO PER PIZZA A LIEVITAZIONE LENTA
– 110 G DI ZUCCHERO
– 750 G DI FARINA 00
– MEZZO CUCCHIAINO DI SALE
– 2 CUCCHIAINI DI CARDAMOMO IN POLVERE
– UN UOVO
1. In un pentolino a fuoco medio-basso, fondere il burro, poi aggiungere il latte e mescolare fino a quando il composto diventi tiepido (non caldo).
2. Rimuovere il pentolino dal fuoco e incorporare il lievito, facendolo sciogliere con una forchetta.
3. In una ciotola grande combiniamo la farina, il sale, lo zucchero e il cardamomo.
4. Creiamo una specie di buco nella farina e versiamo la miscela di latte/burro/lievito all’interno.
5. Usando un cucchiaio, mescolare incorporando a poco a poco la farina, fino ad ottenere una massa compatta.
6. Trasferire l’impasto su di una superficie leggermente infarinata e lo lavorarlo fino a quando sia elastico e uniforme.
7. Metterlo in una ciotola imburrata coperto con la pellicola e farlo riposare in un posto caldo per circa 1 ora.
Per IL RIPIENO
– 110 G DI BURRO A TEMPERATURA AMBIENTE
– 90 G DI ZUCCHERO DI CANNA
– 2 CUCCHIAI DI CANNELLA
– NOCI TRITATE, UVETTA E GOCCE DI CIOCCOLATO A PIACERE
1. Preriscaldare il forno a 220°. In una ciotola combinare il burro, lo zucchero di canna e la cannella, fino a ottenere una pasta omogenea.
2. Stendere col mattarello l’impasto lievitato ad uno spessore di circa 3mm in forma di rettangolo lungo e stretto, poi spalmarci sopra la pasta di cannella e le noci (o il ripieno a piacere).
3. Partendo dal lato lungo, arrotolare l’impasto su sé stesso.
4. Usare il filo interdentale per tagliare 24 rotolini e posizionarne 12 all’interno di una teglia a cerniera precedentemente imburrata.
5. Inserire le altre 12 rondelle in una teglia da muffin imburrata.
6. Spennellare la superficie delle rondelle con l’uovo sbattuto. Cuocere per circa 15-20 minuti, poi estrarre le teglie dal forno.
Per LA DECORAZIONE:
– ZUCCHERO A VELO Q.B.
– 2/3 CUCCHIAI DI ACQUA
1. Preparare la decorazione: aggiungiamo poca acqua allo zucchero a velo, mescolando bene fino ad ottenere una glassa lucida e abbastanza fluida.
2. Decorare la superficie delle rondelle e le serviamo calde.
Girelle alla cannella: per me
Dopo aver scoperto la storia che c’è dietro questa apparentemente semplice dolcezza alla cannella, li amo ancor di più.
L’importanza che danno al momento di condivisione del tempo con le persone che ci stanno a cuore. Quante volte sottovalutiamo questa cosa e ce ne priviamo perchè al riteniamo meno importante rispetto a tutto il resto?
Ieri sera le note di una playlist acustica viaggiavano in sottofondo nella cucina di casa mia, dormivano tutti, le girelle erano in forno ed il profumo di cannella che amo alla follia stava abbracciando le pareti della mia cucina.
E’ così che amo cucinare, è così che se potessi fare a meno di dormire, mi piacerebbe concludere le mie giornate fino a tardi.
E’ così che amo cucinare, pensando a qualcuno o a qualcosa, ricordando momenti, facendolo con la consapevolezza di dover trasferire almeno un terzo di queste emozioni a chi lo assaggerà.
“Devi amare quello che fai. Ogni dolce ha la sua storia: la persona per cui lo prepari, i sentimenti che provi mentre lo prepari… ogni cosa entra nelle mani e mentre impasti pensi con le mani, ami con le mani e crei con le mani.” A. D’Avenia